CASTELLO DI BIANELLO
Strada Provinciale n. 23
Quattro Castella
Sito web
Castello di Bianello
Il castello di Bianello è una delle quattro rocche matildiche, allineate su quattro colli vicini l'uno all'altro e di eguale altezza, incombenti sulla pianura.
Come arrivare:
Il territorio comunale è situato nella fascia pedecollinare, dista circa 17 km da Reggio Emilia. La strada provinciale SP21 pedemontana, che attraversa per tutta la sua longitudine il territorio passando per Puianello, in direzione San Polo, separa la parte collinare dalla pianura. Il castello dista circa km. 1 dall'abitato.
Servizio di trasporto pubblico extraurbano. |
Telefono
0522/249211-249267-887238 - Comune |
Orario Feriale
Visite guidate per gruppi e percorsi didattici per le scuole solo su prenotazione. |
Orario Festivo
2011 : dal 24 Aprile a Ottobre: 15-19 tutte le domeniche |
Tariffa di Ingresso
Euro 5,00 |
Tariffe Ridotte
Euro 2,00 (per i residenti nel Comune di Quattro Castella e persone oltre i 65 anni) |
Gratuità
bambini fino a 12 anni |
L'accesso all'area monumentale e all'oasi naturalistica è vietato a tutti i veicoli a motore. Il castello è visitabile solo con visita guidata.
Si trattava di avanposti difensivi che costituivano l'antemurale di Canossa contro i pericoli della "Lombardia" e dei valichi alpini.
Bianello è stato nei secoli dimora e fortezza dei Canossa sino alla metà del 700, poi signorile dimora.
Il castello presenta un volume compatto impostato su una delimitazione strutturale a forma poligonale chiusa.
Una pietra all'ingresso delle mura dice: "Comitissae Matildis opus", ma il castello è di costruzione anteriore, insieme agli altri tre.
L'origine del castello come torre di avvistamento è accertata già nel X secolo.
Matilde risiedeva quasi abitualmente a Bianello, qui ospitò Enrico IV penitente, prima dell'incontro del 1077, qui soggiornarono papi e principi, e nel 1111 Matilde ricevette Enrico V, reduce dall'incoronazione a Roma, e fu da lui proclamata vicaria imperiale in Italia: erano i prodromi della pace, di dieci anni dopo, al Concordato di Worms.
Dopo la morte di Matilde, il castello rimase ai Canossa.
Il castello ha subito numerose trasformazioni che ne hanno fatto un'aristocratica dimora: conserva però interessanti strutture della primitiva rocca e, in una stanza, un dipinto del sec. XIV, che rappresenta Matilde con in mano il fiore del melograno ed il motto "tuetur et unit".
Tutto l'edificio offre un suggestivo anorama su una delle piu fertili pianure del mondo.
Il soggiorno di Matilde e la sosta di Enrico V nel 1111 hanno dato origine ad una celebrazione dell'evento che si ripete da oltre un ventennio, dalla quale ha tratto occasione la nascita del "Premio Matilde".
Al piede del colle, la chiesa, più volte ristrutturata nel corso dei secoli, conserva una interessante lunetta scolpita, un architrave decorato di fregi a volute floreali con una mano benedicente, e parecchi frammenti di pietre lavorate con quell'arte semplice e raffinata che caratterizza gli edifici, specialmente sacri, di quell'epoca.
Ultimo aggiornamento: 09/04/2011