UNA DOMENICA A SPASSO PER LE COLLINE ALBINETANE
Albinea
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Albinea
Immaginiamo una limpida domenica di fine estate ed immaginiamo di volerla trascorrere sulle colline reggiane. Quale meta migliore per avviare la nostra escursione di Albinea, centro della cintura reggiana a due passi dalla città?
Albinea vanta numerose bellezze architettoniche, paesaggistiche ed ambientali che meritano di essere conosciute ed apprezzate.
Come arrivare:
da Reggio Emilia, Casello Autostradale A1; SS 63 direzione Castelnovo né Monti, dopo 10 km circa, girare a sinistra direzione Scandiano-Albinea.
Servizi di Trasporto pubblico Azienda Consorziale Trasporti - Bus 1 - Albinea |
Periodi di Svolgimento:
primavera - estate - autunno |
A partire dal sentiero "Anello Cà del Vento", percorribile sia a piedi che in bicicletta e a cavallo, di cui in questi giorni sono uscite le ristampe della cartina, corredata da numerose informazioni di carattere naturalistico, geologico e paesaggistico. L'area attraversata dal sentiero vanta la presenza di habitat particolari tanto da valere il riconoscimento di Sito di Importanza Comunitaria da parte della Comunità Europea. Attraversando la zona, lungo un saliscendi con dislivello di 430 m si incontreranno affioramenti rocciosi, in particolare i Gessi Messiniani che caratterizzano la zona, affiancati ad affioramenti di natura argillosa. La presenza di formazioni gessose conferisce al territorio una particolare morfologia, connotata da grotte, doline e inghiottitoi. Ed è per questo immancabile la sosta alla Tana della Mussina, importante sito archeologico, grazie al rinvenimento di interessanti reperti ma anche luogo magico, pervaso dall'atmosfera tipica delle leggende, fatte un po' di storia e un po' di fantasia, che vogliono la tana abitata dalla Mussina personaggio storico a metà tra la maga e la strega. Così la vegetazione alterna boschi a prati, vegetazione acquatica a quella rupestre, in un trionfo di colori e profumi da assaporare.
Passando da Borzano è d'obbligo la tappa al Castello di Borzano, di origini medievali la cui storia è strettamente collegata alla famiglia dei Manfredi, nobili di stirpe longobarda che hanno avuto un importante ruolo nella storia reggiana. La zona del Castello è tutt'oggi interessata da scavi geologici, compiuti per mano del Gruppo Archeologico Albinetano con la supervisione della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Regione Emilia Romagna, che hanno portato alla luce interessanti resti di una necropoli risalenti al VII secolo d.C..
Proseguendo l'itinerario a Borzano, ci si imbatte nell'acetaia comunale, che ha temporaneamente eletto la sua sede presso il Centro di Educazione Ambientale, prima di spostarsi definitivamente a Villa Tarabini, di cui sono in corso importanti opere di recupero e restauro. Da qui diventa inevitabile fare una sosta presso le fiorenti aziende agricole che caratterizzano la zona, come l'Azienda Agricola Reggiana che ha da poco inaugurato la nuova sede dotandola di locali attrezzati per la produzione, la mescita e l'assaggio di vino ed Aceto Balsamico, senza dimenticare l'Azienda Prati Vini e le tante che, ogni giorno, mettono in commercio prodotti di alta qualità. Al prodotto più noto della vite, il lambrusco, si affiancano gli indotti come l'Aceto Balsamico Tradizionale, ingrediente sopraffino del desco reggiano, che vanta ad Albinea un alto numero di Aziende produttrici: l'Azienda San Geminiano, l'Acetaia di Montericco, il Borgo del Balsamico sono solo alcune delle aziende che si possono incontrare aggirandosi per le colline albinetane.
Per la sua strategica collocazione geografica e le particolari condizioni climatiche, Albinea ben si presta alla crescita dei vigneti, e all'invecchiamento dell'Aceto Balsamico Tradizionale. Non a caso è stata eletta Terra dell'Aceto Balsamico Tradizionale che ne ha fatto, di diritto, la sua patria natale.
Proseguendo sulle colline si giunge a Montericco, antico borgo che ospita uno dei gioielli più belli di Albinea: la Chiesa di S. maria dell'Oliveto, detta comunemente chiesa Vecchia di Montericco. Di questa chiesa si ha notizia già intorno all'anno mille, ma non sono escluse origini più remote. La chiesa fu scrigno di importanti dipinti di Lionello Spada e della sua scuola reggiana, anche se gli eventi ne hanno dimezzato il numero. Ma nulla ha potuto strappare alle sue mura la parte più interessante, il grande affresco che copre tutto il catino absidale eseguito probabilmente nella metà del cinquecento, ora oggetto di attenti interventi di recupero. Il Rinascimento ha portato proprio a Montericco il famoso poeta dell'Orlando Furioso e forse ne ha ispirato l'estro, giacchè Ludovico Ariosto fu investito dei benefici ecclesiastici in qualità di "Chierico Rettore di S. Maria dell'Uliveto".
Restando in ambito rinascimentale da Montericco alla Pieve di Albinea il passo è breve. Mentre l'Ariosto compiva il suo capolavoro la Pieve di Albinea si arricchiva di una straordinaria opera pittorica grazie all'allora Arciprete che ordinò al Correggio un quadro da collocare sopra l'altare: "La Madonna di Albinea". Del quadro originale si persero le tracce ma ancora oggi la Pieve ne ospita prestigiose copie da poco restaurate.
Ecco che camminando o pedalando si può giungere nel cuore del centro pedecollinare, cuore pulsante di una comunità viva e fertile, dove la cultura, la produzione agricola, le bellezze ambientali si spartiscono equamente l'attenzione dei visitatori. Giunti in Piazza Cavicchioni è impossibile esimersi dal visitare la nuova Biblioteca Comunale, dotata di confortevoli sale per la lettura, lo studio, la navigazione in internet, con lo sguardo volto al Parco dei Frassini adiacente, naturale estensione della biblioteca stessa e luogo di raccoglimento e lettura all'aria aperta. Dal Parco e dalle ampie vetrate si gode di una vista sulle colline che non può lasciare indifferenti, uno spettacolo per gli occhi e per il cuore in ogni stagione dell'anno. E se il pomeriggio non è ancora tardo si possono imboccare le numerose piste ciclopedonali che conducono ad ogni angolo del paese, nelle frazioni e nei borghi, ognuno caratterizzato dalle proprie bellezze, ognuno immerso nel verde e nel silenzio, ognuno custode di bellezze da scoprire e da riscoprire.
Ultimo aggiornamento: 09/03/2011