PALAZZO VICEDOMINI CAVEZZI
Via Veneto
Montecchio nell' Emilia
Nel corso del XV sec. a Montecchio sorgono, in centro, alcuni edifici destinati ad abitazioni nobiliari: tra questi Palazzo Vicedomini Cavezzi, posto all'angolo estremo di un isolato di chiara impronta medievale. Esso divenne, successivamente, proprietà della famiglia Cavezzi, poi, nell'Ottocento, della famiglia Pampari, ed infine, della famiglia Cantoni.
Dall'83 è proprietà del Comune di Montecchio.
Il palazzo resta il meglio conservato del centro storico: la sua unicità deriva dal fatto che i proprietari, soprattutto quelli delle ultime generazioni, non hanno mai apportato modifiche all'impianto originario.
L'edificio appartiene al tipo delle "case a corte": in origine con un maggior numero di ambienti, si articola ora su due piani e un sottotetto, che si affacciano su di un loggiato posto sui lati ovest e nord del piccolo cortile interno; l'aspetto attuale risale alla fine del Settecento.
Il loggiato, formato da tre ordini sovrapposti, poggianti su colonne in arenaria con capitelli corinzi e fregi gentilizi centrali, è l'elemento che contribuisce ad elevare il tono dell'edificio, attribuendogli un valore architettonico unico. Esso è stato aggiunto al fabbricato originario, probabilmente nel corso del XVI secolo.
Lo scalone di rappresentanza mette in comunicazione il cortile interno al primo piano del palazzo. Il "piano nobile" è caratterizzato dal susseguirsi degli ambienti interni, "passanti" gli uni sugli altri, senza corridoi, per tutta la lunghezza del fabbricato. Le tre sale presentano decorazioni varie su intonaco eseguite nel XIX sec., secondo la moda del tempo (nature morte, motivi floreali e geometrici, finti marmi, vasi con fiori) e alcuni elementi di arredo (camini, baldacchini per i tendaggi alle finestre).
Palazzo Vicedomini Cavezzi sotto il profilo storico appare luogo di prestigiose memorie, in quanto una delle sedi dei movimenti Carbonari e della setta dei "Sublimi Maestri Perfetti" di cui Antonio Pampari ed altri illustri montecchiesi tra cui Giovanni e Giuditta Sidoli erano membri. I contatti tra Giuditta Sidoli e Mazzini fanno ritenere che anche in questa residenza potessero avvenire gli incontri preparatori dei moti del 1821 contro il duca Francesco IV d'Este.
Come arrivare:
Montecchio nell'Emilia
Distanza da Reggio Emilia Km. 16
In auto da Reggio prendere la strada Provinciale per Montecchio
Servizio Trasporto Pubblico Extraurbano: linea extraurbana ACT Reggio-Montecchio Emilia |
Telefono
0522 861861-861864 |
Periodi di Apertura
L'accesso a Palazzo Vicedomini-Cavezzi sarà inoltre inserito nel percorso di visita guidata al Castello che è possibile effettuare la domenica e i festivi.
Oltre a importante sede espositiva, Palazzo Vicedomini costituirà un ulteriore contenitore culturale aperto a tutta la cittadinanza in grado di ospitare concerti, attività di associazioni, convegni, caffè letterari ecc…. |
Ultimo aggiornamento: 29/05/2011