EX CASERMA ZUCCHI, SEDE UNIVERSITÀ DI MODENA E REGGIO
viale Allegri, 9
Reggio Emilia
Nel 1845 Francesco IV, Duca di Modena, affidò all'Architetto Pietro Marchelli la progettazione di un Foro Boario da adibire a conservatoria delle riserve dell'annona e sede del mercato bestiame. I lavori iniziarono nello stesso anno e si conclusero nel 1853 con la realizzazione del grande edificio in stile neoclassico che oggi si affaccia su viale Allegri. Nel 1854 i soldati dislocati nel Palazzo della Cittadella vennero temporaneamente trasferiti al Foro Boario, che venne definitivamente adibito a Caserma nel 1877, con la realizzazione del muro di cinta intorno al cortile: dieci anni dopo, il Foro Boario cambiò denominazione e divenne ufficialmente caserma, intitolata a Carlo Zucchi, Generale napoleonico che partecipo' alle campagne in Montenegro e Ungheria e alla battaglia della Beresina. Fino al 1975 la Caserma Zucchi è stata occupata dai militari, negli anni successivi il Comune l'ha destinata a spazio espositivo dei Musei Civici e a sede dell'istituto Musicale "Achille Peri" e del Centro Sociale "Catomes Tot".
Negli anni '90 è iniziata la ristrutturazione dell'intero complesso e dal 2005 l'edificio è sede dell'Università degli studi di Modena e Reggio Emilia.
TESTO ANALITICO
Università a Reggio Emilia
Alessandro Squadroni, un giurista del "Collegio" di Reggio Emilia, "Studio" che chiameremmo oggi Università - fu uno dei cittadini di qualità migliore della città.
Nel suo libro Fasciculum Laudum Regti Lepidi, pubblicato nel 1619, Squadroni indicò che l'Università è stata costituita all'età di Carlomagno. Poichè molte altre Università europee (quali Parigi, Pavia, Parma) hanno avuto un'origine simile, noi possiamo trovare qualcosa di vero nella leggenda citata da Squadroni. In realtà un genere particolare di scuola (quella che noi chiamiamo pre-Università) è stata creata a partire da un privilegio imperiale dato ai vescovi che avevano bisogno di alcuni esperti per la gestione amministrativa delle città. Gli studi del Medio Evo erano basati su queste scuole richieste dai vescovi.
Nel XII secolo, rettori, politici e filosofi hanno studiato a Reggio. Tra questi c'era Anselmo di Besate, un funzionario della corte imperiale e famoso allievo di Sichelmo, uno dei primi insegnanti di Reggio.
Una nuova struttura sociale fu introdotta tramite lo sviluppo sul "Libero Comune". Questo cambiamento richiese e causò una impressionante tecnicizzazione della legge, dovuta anche al ritrovamento del "Corpus Iuris " di Giustiniano. Il lavoro dei giudici durante il governo di Matilde di Canossa ha influenzato molto rapidamente altre città italiane. Reggio, in quanto molto vicina a Canossa, fu una delle prime città ad avvalersi di questo nuovo metodo di insegnamento. Tradizionalmente, la fondazione dell'Università viene fatta risalire al 1188. In quel tempo, Jacopo da Mandra fece un accordo con le autorità del "Comune" per spostarsi a Reggio con i suoi allievi ad insegnare la legge con un vantaggio enorme per la città. Questi funzionari, addestrati sotto il governo ed il controllo dei vescovi, portarono nuove risorse per amministrare la città e per gestire la diplomazia.
Un "Collegio" dei giudici e degli avvocati è stato creato in Reggio. Alberto Cambiatori, rappresentante della città in Costanza per il trattato di pace, ne entrò a far parte. Fervente fu l'attività culturale della Città nel periodo che precedette l'istituzione dell'Università reggiana, avvenuta nell'anno 1752. Fin dal 1732 il Collegio dei Dottori e Giudici di Reggio, per privilegio di Carlo V, poteva conferire il titolo di dottore in diritto canonico e civile. Fu con atto ufficiale dell'agosto 1752 che il duca di Modena Francesco III annunciò la prossima apertura dell'Università di Reggio, la cui attività iniziò nel Novembre dello stesso anno. Quattro facoltà furono attivate nella sede di palazzo Busetti: Teologia, Legge, Medicina e Filosofia.
La vita dell'università reggiana durò fino al 1772, quando le fu tolto il diritto di concedere lauree, rimanendo attiva come Liceo e potendo concedere solo titoli professionali.
Dal 1998 a Reggio Emilia è ripresa l'attività universitaria in seguito alla costituzione dell'Ateneo a rete di sedi, come Università di Modena e Reggio Emilia.
Sono attualmente attive a Reggio Emilia la Facoltà di Agraria, la Facoltà di Ingegneria, la Facoltà di Scienze della Comunicazione e dell'Economia, la Facoltà di Scienze della formazione e due corsi di laurea della Facoltà di Medicina e Chirurgia (in Infermieristica e in Tecniche di radiologia medica per immagini e radioterapia).