La ricchezza floristica e faunistica dell'area protetta ha spinto, fino dalla sua costituzione, molte persone a usare questo prezioso ambiente seminaturale per scopi ricreativi e culturali. I percorsi elaborati dall'Ente gestore dell'area naturalistica consentono di sfruttare a pieno tutte le potenzialità del territorio. La palude cambia aspetto con il passare delle stagioni e ciascuna di esse offre al visitatore lati diversi, ma sempre di grande interesse, che vale la pena di scoprire. Numerose sono le attività legate al tempo libero che si possono svolgere all'interno della Riserva. Tra esse spiccano il birdwatching, la pesca sportiva, la fotografia naturalistica, l'escursionismo a piedi, a cavallo e con mountain-bike. La presenza di alcuni bacini, Laghi "E. Curiel", permettono di praticare canoa e wind-surf
Come arrivare:
Rubiera
Casello A1 :distanza Km. 12 in direzione Modena
Statale 9 - Via Emilia -Direzione Modena
Autobus n. 2 per Rubiera
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Organizzazione:
Consorzio per la gestione dell'Area di Riequilibrio Ecologico della Cassa di espansione del fiume Secchia |
Area Turistica:
Città d'arte |
Itinerario:
Vi sono elencati quattro itinerari consigliati |
Periodi di Svolgimento:
tutto l'anno |
Modalità di Svolgimento:
a piedi. Alcuni itinerari anche in mountain-bike |
Modalità di accesso:
Da Campogalliano (MO) raggiungendo i Lagli "Curiel"; da Rubiera dalla strada provinciale 85 si accede a via del Rivone; da Marzaglia Vecchia (MO) area ex frantoio |
Zona Geografica:
Fascia di Pianura medio-alta |
Itinerario 1: La cassa di espansione del fiume Secchia.
Da Campogalliano, raggiungendo la zona dei laghi Curiel, si accede, in prossimità del maneggio, a via Albone, punto d'inizio dell'itinerario. Risalendo l'argine della cassa di espansione in direzione sud si raggiunge il manufatto regolatore che quando il fiume entra in regime di piena funziona come diga lasciando passare una quantità limitata di acqua mentre quella in eccesso di accumula a monte e nella cassa. Dall'alto è possibile ammirare tutti i circa 200 ettari di estensione della cassa. Se il livello delle acque lo consente è possibile scendere nella golena, a monte dello sbarramento in direzione sud, seguendo un sentiero che si inoltra in un bosco ripariale. Superato il bosco si risale l'argine dove dalle feritorie dell'appostamento fisso di osservazione è possibile avvistare l'avifauna propria delle zone umide. Seguendo il sentiero limitrofo alla riva della cassa si ritorna al punto di partenza potendo osservare la vegetazione palustre sia emersa che sommersa.Tempo di percorrenza:ore 2,45/3Itinerario 2: la cassa di espansione, il paesaggio, l'uomo e la natura.
Da Rubiera,percorrendo la strada provinciale n. 85 si accede, in prossimità della località Fontana, a via del Rivone. Risalito l'argine artificiale si ha la possibilità di osservare un'ampia porzione dell'area protetta e delle zone ad essa diacenti. Si procede verso destra sull'arginatura fino all'appostamento fisso di osservazione dal quale sipossono vedere le garzaie costruite dugli alberi in corrispondenza di isolotti all'interno degli invasi; durante l'inverno ospitano cormorani ed aironi cinerini, mentre a primavera aironi e nitticore vi costruiscono i nidi. Nelle acque si avvistano con facilità esemplòari di germano reale, svasso maggiore, folaga, ecc e non di rado anche la nutria e la gallinella d'acqua. Risalito l'argine si prosegue verso lo sfioratore e dopo una breve discesa si ripercorre l'argine fino al manufatto principale. Da qui si può o raggiungere l'argine opposto o proseguire sull'argine seguendo il perimetro degli invasi. Tempo di percorrenza: min. ore 2,45/3; max ore 4,15.
Itinerario 3: Il fiume, il bosco ripariale, la cassa di espansione.
Da Campogalliano si imbocca via Madonna fino a raggiungere l'area dell'ex frantoio Corradini dove ha inizio l'itinerario. Si percorre la carreggiata seguendo le indicazioni "parco fluviale". Giunti in prossimità del fiume si raggiunge un tratto di bosco che si spinge fin sull'alveo e, proseguendo, si incontra la "Traversa di valle", manufatto in cemento situato a monte del manufatto principale a cui assicura stabilità. Si risale e si ridiscende l'argine inoltrandosi in un tipico bosco ripariale per giungere in prossimità di un frantoio ancora in funzione. Proseguendo verso sud il bosco igrofilo che si attraversa rappresenta un esempio degli ultimi lembi di vegetazione ripariale che oggi si possono incontrare solo lungo le rive dei fiumi. Risalendo l'argine della Cassa in direzione nord si giunge nei pressi del maneggio e del frantoio e da qui lungo il sentiero verso l'argine naturale del fiume e il percorso iniziale. Tempo di percorrenza: ore 2,45/3.
Itinerario 4: il fiume.
L'itinerario ha inizio nei pressi dell'ex frantoio a Marzaglia vecchia (MO). Si oltrepassa l'argine e si scende in alveo in direzione del fiume. Si costeggia un tratto del fiume poi si ritorna sulla ex camionabile fino al manufatto principale. Il tragitto si inoltra in un bosco golenale costituito principalmente da salici e pioppi. In alcuni punti si possono osservare pozze d'acqua temporanee particolarmente significative per la riproduzione di anfibi. Giunti a ridosso del manufatto principale si ha la possibilità di una vasta panoramica dell'area della Riserva sia in riva destra che in riva sinistra del fiume. Da questo punti si ritorna indietro seguendo un breve tratto dell'itinerario già compiuto e, non appena si individua l'accesso migliore si risale l'argine per percorrerlo fino al punto di partenza. Tempo di percorrenza: ore 2,45/3. E' previsto altresì un ampiamento dell'itinerario, in direzione nord all'interno dell'alveo del fiume e fino alla traversa e da qui, seguendo l'arginatura fino al punto di partenza per un tempo complessivo di ore 3,30/4,15.