PERCORSI GUIDATI IN CITTÀ - ITINERARIO 1
Piazza Battisti - Piazza Prampolini - Piazza San Prospero - Piazza Fontanesi
Reggio Emilia
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Il percorso delle piazze
Area Turistica:
Città d'Arte |
Itinerario:
Centro Storico |
Periodi di Svolgimento:
tutto l'anno |
Modalità di Svolgimento:
a piedi o in bicicletta |
Itinerario in Dettaglio
L'itinerario, come tutti quelli proposti, parte da piazza Cesare Battisti, fulcro ideale della città, a metà della via Emilia che attraversa il cuore cittadino.
La piazza è comunemente nota come "piazza del Monte", dall'edificio più prestigioso che vi si affaccia, il Palazzo del Monte di Pietà, il cui primitivo nucleo risale al 1188 e dove, fino ai primi decenni del '400, ebbe la sua sede l'antico Comune della città.
Caratterizza l'edificio (a doppio fronte; il lato opposto si apre su Piazza del Duomo) la torre, eretta nel 1216, dotata nel 1416 di un orologio meccanico con statue lignee (La Madonna, l'angelo col batacchio che suonava le ore, i tre re Magi; ora presso i Musei Civici), opera di Giampaolo Raineri (autore più tardi, insieme al figlio Gian Carlo, del famoso orologio dei Mori di piazza San Marco a Venezia). Nel 1544 la torre fu ornata da affreschi di Lelio Orsi, oggi perduti.
Sul lato nord è il Palazzo Bussetti (1657) che la tradizione voleva su disegno del Bernini (in realtà più probabilmente riferibile all'architetto ducale Bartolomeo Avanzini, di origine romana).
Sul lato est è invece l'antico Palazzo del Capitano del Popolo che risale al 1280. L'aspetto attuale è frutto dei restauri "interpretativi" degli anni venti del nostro secolo, sulla base di tracce del prospetto primitivo duecentesco che era stato completamente cancellato dai numerosi rifacimenti succedutesi nel corso dei secoli. A lato si trova l'Albergo Posta, dall'omonima locanda che nel 1913 aveva occupato la sede dell'Ospizio del Cappello Rosso le cui origini risalgono addirittura al Cinquecento. L'aspetto attuale – in forme neo-rinascimentali – risale sempre agli anni venti, opera dell'ing. Guido Tirelli.
Piazza principale della città, Piazza Prampolini, più comunemente nota come "piazza grande", su cui insistono, da sinistra a destra, il Battistero, il Palazzo Vescovile (la facciata sulla piazza fu commissionata dal vescovo Bonfrancesco Arlotti nel 1481), la Cattedrale, il Palazzo dei Canonici (opera di Antonio Casotti, 1446) il Palazzo del Comune (la cui costruzione inizia nel 1414, per poi concludersi entro il secolo, compresa l'erezione della torre su Via Toschi, comunemente nota come "Torre del Bordello", dal nome di un confinante edificio adibito appunto a prostibolo), il Palazzo del Podestà (che risale al Quattrocento, tra Via Palazzolo e Casa Malaguzzi), il palazzo delle Notarie (sede fino alla metà del Quattrocento del Collegio dei Notai che avevano i loro banchi sotto il portico, poi ristrutturata nel Settecento), il fronte principale del Palazzo del Monte di Pietà.
In un lato della piazza è collocata la statua raffigurante il Crostolo, proveniente dalla Villa Ducale di Rivalta, dove era già presente nel 1754.
Percorriamo ora un interessante percorso porticato (il Broletto) che collega "Piazza grande" con un'altra bella piazza cittadina, Piazza
San Prospero, nota anche come "Piasa cica", cioè "Piazza Piccola". Il portico fu realizzato nel 1488 con l'apertura al pubblico del passaggio sotto la loggia. La valorizzazione del percorso (di gusto esplicitamente scenografico) risale alla fine del Settecento, epoca in cui viene eseguita (su disegno di Francesco Fontanesi) la decorazione dell'accesso sulla piazza principale, di gusto vagamente orientaleggiante.
Al termine del Broletto si apre la suggestiva visione della Basilica di San Prospero, dedicata al patrono della città, caratterizzata dalla imponente torre campanaria a pianta ottagonale il cui disegno, poi realizzato da Alberto, Roberto e Bernardino Pacchioni, è sottoposto nel 1538 all'approvazione di Giulio Romano
Tramite la stretta ma suggestiva Via Prevostura, attraversata Via Toschi, giungiamo in Via San Carlo: sulla destra, sotto il porticato, nascosto tra gli altri edifici, l'oratorio dei Santi Carlo e Agata, di recente restaurato, radicalmente ristrutturato nella seconda metà del Seicento.
Continuando il percorso della via, troviamo sulla sinistra, al n. 10, il Palazzo dei Mercanti del Panno che risale alla fine del Quattrocento (completato nel 1541) sede della corporazione fino al Settecento. Lo caratterizza l'imponente porticato a quattro arcate, di cui una cieca, sorrette da colonne in cotto e il capitello del pilastro d'angolo, con festone e testine di montone. Il palazzo si affacciava sul ramo principale del canale di Secchia, da cui traeva l'acqua necessaria per il lavaggio delle lane.
Il percorso delle piazze si conclude in Piazza Fontanesi, vasta e alberata, su cui si affacciano numerose botteghe di antiquariato. Qui anticamente la presenza del canale del Guazzatoio consentiva la presenza di attività per la lavorazione della seta, per la concia delle pelli, per la fabbricazione di candele di sego. L'omonima Via del Guazzatoio porta fino al "bastione" (unica testimonianza delle mura duecentesche della città) ora inglobato in casa Lasagni.
La piazza è stata oggetto negli anni Ottanta di un progetto di ristrutturazione che ha inteso evidenziare – attraverso l'individuazione di diverse aree del plateatico – le preesistenze storiche (qui esistevano il Convento e la chiesa di Santa Maria Maddalena).
Ultimo aggiornamento: 13/01/2011