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GUASTALLA



Piazza Mazzini - Statua bronzea di Ferrante I Gonzaga
Centro urbano di origine etrusca, tra i più caratteristici della "bassa reggiana" sul fiume Po



- Fiera di S.Caterina: 25 novembre
- C.A.P. 42016
- giorni di mercato: mercoledì e sabato
Frazioni: San Giacomo, San Girolamo, San Martino, San Rocco, Tagliata.


 



 
Abitanti:
15.135 al 31 dicembre 2009
 
Come arrivare:
Casello A22 (a Km. 16); Casello A1 (a km 25); collegamento stradale: SS 62 Verona/ Mantova- Parma; SS 63 bivio per Reggio Emilia, coll.: SP con Novellara, SP con Reggiolo. Stazione Ferroviaria: collegamenti sulle linee Parma-Suzzara e Guastalla- Reggio Emilia.
 
Per informazioni turistiche:
tel. 0522 219812 (Ufficio UIT); Comune tel. 0522 839711
 
Link utili:
Comune di Guastalla
Ville, dimore e teatri storici
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Il primo ricordo di Guastalla si ha nell' 864 quando la cappella di S.Pietro di Guastalla venne donata dall'imperatore Ludovico alla moglie Anglberga e da questa al monastero di S.Sisto di Piacenza. Dalla badessa venne ceduta, con la cappella di San Giorgio , a Bonifacio di Canossa. Sotto i Canossa ebbe un periodo di grande importanza perchè ospitò nel 1096 un convegno di nobili ed ecclesiastici in preparazione del concilio di Piacenza e nel 1106 un concilio presieduto da Papa Pasquale II. Subì varie vicende sotto il dominio di Cremona, di Parma, del monastero di S.Benedetto di Polirone, finchè venne in possesso dei Visconti, che nel 1406 lo diedero in feudo a Guido Torello. Nel 1557 fu ceduta a Don Ferrante Gonzaga e sotto i Gonzaga, divenuti duchi nel 1621, rimase fino al 1746. Fu quindi unita al Ducato di Parma e nel periodo napoleonico, ripristinata ducato per Paolina Bonaparte. Dopo il 1814 fu di nuovo unita a Parma sotto la duchessa Maria Luigia. Per la sua posizione sulle rive del Po, si arricchì nei traffici, ma subì le disastrose guerre di successione: presso Guastalla nel 1705 ebbero il battesimo del fuoco i granatieri di Savoia. La città è ora un centro importante di comunicazione ricca di industrie e di commerci, in una zona particolarmente florida.

Guastalla conserva ancora, nelle sue strade, nei suoi palazzi nelle sue chiese, nei suoi monumenti, il fascino discreto di una antica capitale. L'antica via Gonzaga, è come l'asse da cui parte un sistema di strade a scacchiera e conduce al cuore della città, piazza Mazzini, dominata dalla bella statua di Ferrante Gonzaga, opera di Leone Leoni. Sulla piazza si affacciano il Duomo cinquecentesco, ma con una facciata degli ultimi anni dell'800, il palazzo Ducale (1567) purtroppo in gran parte rifatto, il Municipio, con sotto il portico i modelli delle antiche unità di misura. Nel vicino corso Garibaldi è la Biblioteca Maldotti con manoscritti, incunaboli, oltre 30.000 volumi e una ricca quadreria. Nelle chiese della Croce, della Annunciazione e dei Servi, si possono ammirare bei paliotti settecenteschi in scagliola policroma. Interessante in via Verdi il Teatro Comunale, restaurato recentemente. Un suggestivo viale porta ai boschi sulla rive del Fiume Po. Nei dintorni di Guastalla due interessanti monumenti. Si tratta dell'Oratorio dedicato a San Giorgio e dell'antica Chiesa di San Pietro di Pieve di Guastalla. Percorrendo il viale dei Cappuccini si raggiunge l'Oratorio di San Giorgio di origine assai antica, tanto da essere citato in un atto del sec. XI. Di chiara impronta romanica, la chiesa presenta una propria suggestione dovuta alle dimensioni raccolte ed al sapiente gioco di elementi architettonici che organizzano l'interno in tre navate di dimensioni contenute, legate alla volontà di farne un luogo di intimo raccoglimento. La strada del Rosario porta a Pieve di Guastalla dove sorge la Chiesa di San Pietro. Eretta intorno al VII sec. ricostruita nel IX secolo dal Dioacono Everaldo, ampliata per volere di Berengario, nel secolo successivo essa fu sede di un Sinodo (1095) e di un Concilio (1106). Nel 1471 la Pieve ottenne da Papa Sisto IV il privilegio di "nullius Diocesi", trovando nel 1585 il suo momento di massima importanza per la presenza di sette altari beneficiati e la giurisdizione esercitata su cinque cappelle rurali. Un restauro realizzato nel 1605 coprì alcuni affreschi del XV secolo dando inizio ad una serie di modifiche che hanno portato la chiesa all'aspetto composito che attualmente presenta.


Ultimo aggiornamento: 03/08/2010
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