Una città a misura d'uomo in vetta alle classifiche delle città più prospere e vivibili dell'Italia: conosciuta per l'elevato livello dei servizi e per l'operosità e l'ingegno dei suoi abitanti.
Giorni di mercato: martedì e venerdì
Festa del Patrono: San Prospero - 24 Novembre
Circoscrizione Città Storica Cap 42121
Circoscrizione Ovest Cap. 42124
Circoscrizione Sud Cap. 42123
Circoscrizione Nord Est - Zona Est - Zona Nord Cap. 42122
Prefisso telefonico: 0522
Itinerari consigliati: Archeologia
Zona a Traffico Limitato
Piano urbano della mobilità
Abitanti:
167.678 al 31.12.2009 |
Come arrivare:
A1 - SS9 - SS63 - SS467 - SS468 - Stazione FS
Vie di accesso: La città, racchiusa tra i quartieri periferici dell'esagono della vecchia circonvallazione ( corrispondente al perimetro delle antiche mura) è posta sulla via Emilia, confinante ad ovest con la provincia di Parma ed a est con la provincia di Modena. Il percorso parallelo dell'Autostrada A1 Milano\Roma è considerato la più veloce e diretta via di comunicazione ai principali centri della Regione (es. Bologna a circa 30 minuti, Milano a 1 ora e mezzo). La Statale 63 collega (dir.nord) la città alla provincia di Mantova; la stessa in direzione opposta verso gli Appennini (Passo del Cerreto e La Spezia) La città è collegata con la SS 467 a Sassuolo in direzione Appennino modenese e con la SS 468 a Correggio e Carpi. |
Per informazioni turistiche:
I.A.T. - Via Farini, 1/A, 42121 tel. 0522 451152; fax 0522 436739 - iat@municipio.re.it |
Con l'arrivo dei romani, all'inizio del II secolo A.C., Reggio Emilia (Regium Lepidi) diviene un centro urbano inserito nel sistema viario fondato sulla via Emilia, mentre, all'intorno, la pianura viene bonificata e colonizzata. Sparsi ritrovamenti testimoniano di una vita economica che si mantiene intensa per tutto il periodo imperiale fino alle invasioni barbariche. A partire dall'VIII secolo la continuità dei poteri civili e il permanere della struttura urbana sono garantiti dal Vescovo. Nell'XI secolo è in terra reggiana il cuore della contea di Matilde, fortificato da un imponente sistema di castelli. Tra le mura di Canossa, nel 1077, si svolge uno degli avvenimenti più conosciuti delle lotte per le investiture: l'imperatore Enrico IV, in veste di pellegrino invoca davanti al Papa Gregorio VII, lo scioglimento della scomunica. Intanto sulle ceneri del feudalesimo stanno nascendo i liberi comuni: Reggio è tra i primi. Agli inizi del sec. XV passa sotto il dominio degli Estensi. Presenze importanti segnano il Rinascimento reggiano: da Matteo Maria Boiardo, conte di Scandiano, il poeta dell'Orlando Innamorato, che fu governatore di Reggio verso la fine del XV secolo, a Ludovico Ariosto, il grande poeta dell'Orlando Furioso, nato a Reggio nel 1474. I secoli XVII e XVIII sono tormentati da guerre, pestilenze e saccheggi di opere d'arte. Nei periodi di pace, la creatività dei reggiani ha modo di manifestarsi con l'edificazione di sontuosi palazzi e numerosi edifici religiosi, primo fra tutti l'imponente Basilica della Ghiara innalzata, con eccezionale concorso d'artisti, nella prima metà del seicento e con il mirabile sviluppo dell'arte della seta. Il 7 gennaio 1797, prima sede di un parlamento italiano, Reggio vede nascere, con la Repubblica Cispadana, il Tricolore, futura bandiera d'Italia. Durante il ventennio fascista sempre vivo restò a Reggio lo spirito di resistenza che culminò nella lotta di liberazione. Per l'apporto dato dalla città alla riconquista della libertà, il gonfalone di Reggio Emilia è stato decorato con medaglia d'oro al valor militare.
La Mazurka di Dąbrowskiego (Inno Nazionale della Polonia) è stata scritta da Jozef Wybicki nel luglio del 1797 a Reggio Emilia.